Prato Urban Jungle entra nel vivo delle attività di monitoraggio ambientale grazie
all’installazione delle centraline - sviluppate dal partner di progetto CNR IBE -
attraverso le quali verrà monitorato lo stato dell'ambiente e la qualità dell'aria, prima,
durante e dopo gli interventi di forestazione, con un approccio ex-ante ex-post in grado
di quantificare i benefici degli interventi.
Sono in tutto 30 le centraline collocate in tutto il territorio comunale per misurare non
solo i benefici degli interventi di forestazione nei siti pilota ma anche per misurare i dati
ambientali su tutto il territorio comunale.
Le AIRQino forniranno dati aperti e disponibili alla cittadinanza, e costituiranno un
modello di rete osservativa a basso costo, replicabile anche in altre aree e contesti e
gestibile anche dai cittadini stessi o da altre realtà associative del territorio.
Insieme a parametri tradizionali quali temperatura ed umidità dell’aria, verranno
misurate le concentrazioni di polveri sottili (PM10 e PM2.5), di anidride carbonica
(CO2) e dei principali inquinanti (ozono ed ossidi di azoto).
Attraverso lo sviluppo di un modello matematico in logica 'digital twin', ovvero un
gemello virtuale della porzione di tessuto urbano oggetto degli interventi, verrà creato
un ambiente virtuale continuamente connesso a quello reale tramite le reti di sensori,
ed in grado di simulare sia il contesto reale sia scenari virtuali contenenti nuove idee e
nuovi progetti di futura espansione delle riforestazioni.
I ricercatori CNR stanno inoltre effettuando le campagne di prelievo di campioni di
suolo nei vari siti di intervento, per sviluppare tecnologie ed interventi mirati in grado di
monitorare e ristabilire i livelli di fertilità e biodiversità di suoli sia naturali sia
compromessi. Ad esempio suoli che verranno restituiti ad una condizione di naturale
contatto con l'atmosfera dopo anni di impermeabilizzazione tramite il de-sealing delle
aree parcheggio ad esempio).
“Questo è un passo molto importante sia per il progetto Prato Urban Jungle che per la città di Prato che da oggi avrà un nuovo strumento di monitoraggio ambientale che si unirà a quelli già presenti - spiega l’assessore all’urbanistica, ambiente ed economia circolare Valerio Barberis - questo consentirà all’amministrazione di prendere decisioni più ponderate sul tema ambientale progettando o ri-progettando meglio gli spazi urbani che sono costantemente soggetti a cambiamenti”