Tra i temi affrontati dal Piano Operativo, quello ambientale trova la sua espressione nel documento di Forestazione Urbana dove all’analisi dei benefici del verde urbano a cura di Stefano Mancuso e Pnat si affianca la strategia di intervento ovvero una Action Plan di forestazione a cura dello Studio Stefano Boeri Architetti.
L’analisi operata su 29.151 alberature pubbliche ha consentito di stimare e valutare il loro valore al fine di orientare le scelte di pianificazione: edifici, aree stradali o superfici impermeabilizzate sprovviste di alberature, sono responsabili dell’innalzamento delle temperature locali.
Tra i benefici delle cosiddette “infrastrutture verdi” troviamo il risparmio energetico, l’incremento del valore degli immobili, la riduzione dell’inquinamento, il miglioramento della qualità dell’aria, l’incremento della biodiversità, la riduzione dei fenomeni di ruscellamento e molto altro ancora.
L’Action plan della forestazione urbana, attraverso 6 strategie - Parco fluviale e delle Gore, Verde di mitigazione delle infrastrutture, Verde capillare, Golfi agricoli peri-urbani e grandi parchi, Demineralizzazione urbana e Parco agricolo di cintura - ha come obiettivo l'incremento delle superfici boscate della città, in particolare nelle aree ad alto tasso di urbanizzazione, al fine di restituire spazi e corridoi di vita, attraverso processi di ri-naturalizzazione urbana. Un grande bosco che unisca in un sistema unico i parchi esistenti e di nuova previsione, le aree agricole e gli spazi verdi privati. Una previsione di impianto di 190.000 alberi, circa uno per ogni abitante. Un efficace strumento di compensazione ambientale che trova nel corpus normativo del Piano Operativo la sua attuazione, prefigurando un nuovo palinsesto.