Il comparto degli edifici di EPP di via Turchia, situato nel quartiere San Giusto, un'area urbana ad alta densità abitativa e con ampie aree verdi, caratterizzata dalla presenza degli alloggi sociali, è la seconda area pilota del progetto Prato Urban Jungle. Il complesso di via Turchia, completato nel 1994, è costituito da tre blocchi collegati da una piazza pedonale su cui affacciano due edifici bassi destinati a cantine. Sono presenti complessivamente 102 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.
L'intervento di Via Turchia mira a restituire suoli naturali e spazio pubblico alla collettività, includendo alberi, piante e natura vivente, innestata su edifici esistenti riducendo le superfici mineralizzate, assorbendo numerose tonnellate di CO2 e aumentando il benessere degli abitanti.
Il progetto ideato da Stefano Boeri Architetti per gli edifici di Edilizia Pubblica Pratese di via Turchia prevede la
vegetalizzazione delle facciate, la demineralizzazione dell’area adibita a parcheggio, la realizzazione di una grande
pergola verde d’ingresso e la creazione di spazi di socialità nel giardino comune.
Sulle facciate è prevista l’istallazione di sottili cavi in acciaio che permettano la crescita di piante rampicanti, in
grado di migliorare il microclima locale, mitigare la temperatura raffrescando le superfici degli edifici esistenti.
Il progetto per le residenze di via Turchia si occupa inoltre della creazione di spazi di socialità nel giardino comune,
dedicati ad attività collettive e ricreative, come ad esempio orti sociali, tavoli, sedute ed altre.
Una nuova grande pergola di circa 100mq, ricoperta di rampicanti ed arredata di sedute, sarà realizzata all’ingresso
del complesso, tra i due edifici a sud dell’isolato. Proseguendo, nello spazio centrale compreso tra le cantine, sono
state progettate delle vasche con vegetazione e delle sedute che creeranno un nuovo ambito di accesso all’area
adatto alla sosta e alla socialità.
L’area dei parcheggi sud sarà interessata da un intervento di demineralizzazione dei suoli che trasformerà 1600mq
di pavimentazione impermeabile in superficie drenante.
Uno degli obiettivi del progetto è di minimizzare il consumo di acqua di rete, utilizzando ove possibile le acque
meteoriche che verranno intercettate ed accumulate in un sistema di cisterne interrate.